SENZA TITOLO 08/07/2013
AliaPost di DI MARCO VINCENZO
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Per convinzione personale non vado a leggere, quasi mai, messaggi e commenti lunghi, riportati su Voci Siciliane, perché li ritengo noiosi e dispersivi, mi piace la brevità e non i romanzi. Questa volta non è stato cosi perché ho ritenuto abbastanza interessante e questo tuo veritiero lungo messaggio, che ho letto e riletto tantissime volte, condividendo in pieno punto per punto quanto da te scritto. Come tu sai caro Vincenzo neanche io scrivo tanto su Assarca, mi limito soltanto a pubblicare foto e filmati che a mio modo di vedere, si commentano da soli. Siccome non mi voglio smentire, in merito alla lunghezza, termino ricordando una vecchia canzone di Caterina Caselli: la verità mi fa male ………..nessuno mi può giudicare……..Chi ha orecchie mi intenda.
Carissimo Vincenzo Di Marco, Se mi permetti,un caro saluto a te e a tutta la tua fmiglia. Un particolare saluto va a tua mamma che io ricordo con piacere.Con tuo papa` io giocavo assieme nella piazzetta difronte la Madrice ed al Circolo Cattolico San Tarcisio.Mi ricordo che abitavate nel quartiere alto del Rapatello in Via Carlo Botta.Quanti ricordi . Il tuo commento agli eventi che si sono precipitati durante la Festivita` della Festa della Madonna delle Grazie ad Alia,merita tutta la nostra seria attenzione. Ti sei dimostrato una persona molto intelligente ,cosa che troviamo molto rara ad Alia.Non mi apettavo che una persona anonima potesse suscitare tanta attensione.Eppure in passato ci eravamo promessi di ignorare o non prestare attenzione a simile lettere publicate. Infatti si dovevano cancellare subito. Certamente non condivido tutto quello che e` stato scritto da questo anonimo CARBONE.Ma non possiamo ignorare l`umiliazione che ha subito il nostro Amatissimo Vescovo Monsignor Vincenzo Manzella.Qualora quel che traspare sia vero.Il fatto che non sia stato invitato ad ufficiare la celebrazione della Festa della Madonna,mentre un altro Vescovo e` stato invitato ufficialmente a Pontificare,ci stupisce e ci mortifica. Che alla fine della Messa Cantata al Vescovo Vincenzo Manzella non sia stata concessa la stessa cortesia e ospitalita` concessa all`ospite Vescovo Mons. Bommarito e` deplorabile.Non abbiamo visto nessun membro ufficiale della gerarchia parrocchiale accompagare il Vescovo mentre lasciava Alia con la sua macchina.Mentre al Vescovo Bonmarito e` stato offerto un Pranso. Detto questo,esprimiamo anche noi la nostra solidarieta` al nostro carissimo parroco Mons. Salvatore Mormino,a cui siamo legati da una lunga amicizia e stima.E auguriamo a lui un grande successo nel suo ministero pastorale ad Alia. E ringraziamo il nostro Vescovo Mons.Vincenzo Manzella per la scelta che ha fatto quando ha nominato Mons.Salvatore Mormino unico Parroco delle due Parrocchie di Alia.Scelta giustificatadalla capacita` ed esperienza di Mons. Mormino. Il detto dice: "Ogni male non viene per nuocere." Un caro saluto a tuuta la gente di buona volonta` di Alia. Firmato: Vincent Dispenza 8951 Tallyho Ave Baton Rouge,La.70806 vdispenza@aol.com
Con buona pace, finalmente, il Signor Dispensa ha trovato persone di buona volontà con cui confrontarsi. Cosa rara da trovare ad Alia, visto che è cosa rara anche trovare persone intelligenti ( come egli afferma)senza rendersi conto di offendere quasi tutti gli Aliesi. Per essere intelligenti bisogna forse essere ipocriti? Tutte colombe queste persone di buona volontà, tranne quanto ad essere toccate sono loro personalmente. Allora aguzzano le unghie e li affondano. Tutti uomini di pace, peccato che ci conosciamo bene. Dimenticavo che io non sono legittimata a parlare di cose della chiesa; ma credetemi per fortuna la chiesa di Cristo non vi rappresenta, altrimenti fuggiremmo a gambe levate. Grande ipocrisia e falsa misericordia. Per quanto mi riguarda non sono disposta a fare offendere la mia intelligenza e rivendico il diritto di difendere ciò che ho espresso, se non piace pazienza,lascio ad ognuno l`intelligenza che merita. Gli idolatri e gli ipocriti non erano amati neppure da Cristo. Non mi permetto neppure di salutare cotanta intelligenza e resto volentieri nella mia ignoranza.
Mi ero ripromesso di non fare alcun commento, in un mio post ho scritto che sarebbe stato bene per tutti stare zitti e lo ribadisco, anche perchè si continua a commentare illazioni e aria fritta prestando il fianco alle fantasie di un fantasmino e a quelle di chi a tutti i costi vuole accendere "surfarieddi" e ancor piu perchè si generano malintesi e inevitabili conflitti. Io sono il piu ignorante tra gli ignoranti, e nella mia infinita ignoranza mi sono posto una domanda: "Ad un banchetto, si può invitare il padrone di casa?" ancor piu ignorantemente mi sono dato una risposta: "No, ma è estremamente giusto conservare il posto migliore nel caso egli arrivi all`improvviso" Mi risulta che così è stato . Allora per la buona pace di tutti. Amen. Io al contrario della signora Franca, anche se tiepidamente, saluto tutti, a rileggerci a Settembre.
Carissimo Signor Vincenzo Di Marco Dico Carissimo perché tutti i miei paesani sono carissimi per me la Ringrazio per avermi citato in questo messaggio che resterà nella storia di Assarca e della festa Della nostra Madonna del 2 luglio 2013 Ma leggendo il suo messaggio lei mi ha fatto venire in mente i sacerdoti che c`erano, negli anni 50 a incominciare da come dice lei non eravamo abbandonati ma ci aiutavano a risolvere i nostri problemi padre D`Angelo era esperto di pensioni e con la domanda che scrisse Padre D`Angelo per i e versamenti volontari mia madre ebbe la pensione quando ebbe l`età e sempre ricordavamo padre D`Angelo padre Cirrito l`ACLI che ci tenevano uniti a noi ragazzi e non erano i tempi di oggi ma tempi molto stretti e tanti altri Sacerdoti e che dire Di padre Damiano Barcellona io abitavo d’innanzi a loro quante belle cose faceva padre Damiano per gli aliesi e quanti libri ha scritto e dopo dico di padre Di Sclafani io non ci vado mai al paese nei tempi passati avevo di bisogno del suono delle campane di Alia ma non conoscevo padre Di Sclafani ma mi feci coraggio e ci andai e stato di una gentilezza immaginabile si e messo a disposizione come se io ero un assiduo frequentatore della chiesa sono sto acclamato come una pecorella o che ritornava all`ovile o come il figliol Prodigo che ritornava alla propria casa ho pensato oggi come allora sempre pronti i Sacerdoti ad aiutare il prossimo lodare i nuovi sacerdoti si sempre, ma non ci dobbiamo mai dimenticare chi li hanno preceduti nel bene del paese e dei ragazzi dopo ho trovato a Rino Concialdi che ne aveva una e ci ho fatto il fimato oggi Alia ha i suono delle campane ascoltato in tutto il mondo seno dovevo continuare a cercare con padre Di Sclafani ora le dico cerchi di essere più assiduo su Assarca che e bello stare assieme e discutere dei tempi passati e dei nuovi cordiali saluti da Biagio Bucalo
Caro Vincenzo, condivido molto di quello che hai scritto, sopratutto per i riferimenti alle nostre guide spirituali passate e presenti da te citate, alle quali sono personalmente e profondamente legato... In Medio Stat Virtus.... ognuno con i propri carismi... mi trovo d`accordo con la citazione, a tratti Biblica del sig. Drago e, anche se questo commento potrà non piacere a tanti, mi piace ricordare un messaggio della Regina Della Pace: "In modo particolare vi prego di non giudicare i vostri Pastori. Figli miei, dimenticate forse che Dio Padre li ha chiamati?"... Un Abbraccio alla comunità di Assarca.....
Non voglio rispondere al signor Dispenza perché mi sembra di vederlo con un mestolo in mano pronto sempre a mescolare lo stesso brodo. Signor Di Marco spero non si senta attaccato; nessuno, tranne il Carbone, vuole attaccare, ma solo esprimere la propria opinione e dare la giusta idea sulla realtà di Alia. Mi consenta, ma nel suo commento, a mio parere, si intravede un leggero velo, steso a volere sminuire, anche se in modo sottile, le pesanti parole del Carbone, che in tutta questa storia è l’unico a guadagnarci qualcosa: una misera figura! Inoltre, nessuno ha mai detto, che eravamo un popolo abbandonato a se stesso, ma, senza nulla togliere agli altri sacerdoti, specialmente a don Rosolino La Mandola, che nonostante i suoi problemi di salute ha saputo dare tanto alla comunità di Alia, dobbiamo attestare la nuova realtà e il nuovo aspetto che il nuovo parroco ha saputo dare alla Chiesa aliese. Secondo me, non bastano le celebrazioni liturgiche per nutrire la fede di una comunità. Da tantissimi anni, ad Alia, non si vedeva un sacerdote camminare per le vie del paese accompagnato da giovani, adulti e bambini, la chiesa tutto il giorno aperta, con il parroco costantemente a disposizione di chi ha bisogno, un centro giovanile aperto puntualmente tutti i giorni, punto ricreativo e di incontro per giovani, bambini e genitori, incontri di catechesi per adulti tanto interessanti quanto partecipati da molte persone di diversa età. Durante le celebrazioni liturgiche non si vedevano, al momento della pace, bambini lasciare la mano dei genitori e correre a salutare il parroco, un bambino di tre anni che corre a sedersi sui gradini che portano all’altare e guarda incantato il parroco mentre distribuisce la Santa Comunione. Oggi ad Alia trovano riscontro le parole di Gesù: “lasciate che i bambini vengano a me”, mandando in pensione il concetto: “lasciate che i bambini vadano per la loro strada”. I bambini si devono coltivare come fiori pregiati. Senza di loro si rischia di vedere le chiese sempre più vuote, perché i bambini di oggi saranno i giovani e gli adulti che popoleranno la Chiesa di domani. Senza i bambini fra un po’di anni avremmo avuto qualche pastore senza neppure una pecora. Lei forse nei giorni in cui viene ad Alia non ha avuto modo di cogliere questi aspetti, che tanto rivoluzionano la Chiesa che da anni siamo abituati a vedere. Quando parla delle processioni, forse si riferisce alle ultime, quelle alle quali ha partecipato il nuovo parroco, il quale preferisce camminare fra la gente, mantenendo un rigoroso ordine e invitandola a pregare e a cantare. Si parla della pecorella smarrita: una figura molto bella quella del pastore, che cerca e accoglie la pecorella, ma è una pecorella che il pastore conosce e non una pecorella invisibile e senza volto. Lei parla di Misericordia e perdono, incalcolabili doni che senz’altro si devono concedere, ma anche chiedere con umiltà e personalmente,non per delega. Sono d’accordo con lei, quando parla di persone che collaborano all’interno della chiesa e penso si riferisca a quei collaboratori che negli ultimi tempi, non si ritenevano tali , ma si illudevano di potere reggere le sorti di una parrocchia; ora, magari non si sentono a parer loro realizzati e seminano zizzanie! Cerchiamo di estirpare le erbacce e lasciamo che il buon seme possa germogliare e crescere. Lasciamo lavorare il nostro parroco con serenità e il trascorrere del tempo sarà il giudice di ogni cosa.
Esattamente quello che si coglie e che dà la cifra del cambiamento. Non sfiora neppure l`idea dei confronti e delle accuse che sono tutte nelle menti astute di chi vuole confondere. E se l`anonimato ha sempre comunque torto marcio, ciò che mi stupisce è la difesa ad oltranza dell`anonimato; oppure anonimo non è? Complimenti per l`assunto Signora Concetta Francesca
Grazie alla Signora Francesca
Carissima Guccione Concetta, Poiche` hai citato il mio nome,mi permetto di fare alcune riflessioni su quanto hai scritto in merito.Non ti conosco ma penso che fai parte dei fedeli della Parrocchia ecclesiale di Alia.Come tale apprezzo il fatto che esprimi la tua solidarieta` per Mons. Salvatore Mormino.Anche io esprimo la mia solidarieta` per Monsignor Mormino e prego per lui ogni giorno. Certamente penso che non sei al corrente di quanto traspare su quel che ha scritto questo Andrea Carbone,una pesona anonima,a cui si e` dato tanta importanza,anche da parte del Consiglio Pastorale della Parrocchia di Alia. Quel che e` avvenuto il due di Luglio e` un fatto interno tra il Vescovo della nostra diocesi e Monsignor Mormino. Si avvicina un anno da quando Monsignor Mormino e` stato trasferito ad Alia da Cefalu`. Ci auguriamo che in questa ricorrenza il Vescovo della Diocesi di Cefalu` venga invitata a venire ad Alia per istallare come Parroco delle due Parrocchie,Monsignor Salvatore Mormino. Questa fine settimana sono andato a confessare i miei peccati.Il mio confessore mi ha assolto."Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo." Vai in pace mi ha detto e non paccare piu`.Come penitenza mi ha suggerito di leggere e meditare la Enciclica di Papa Francesco "LUMEN FIDEI". Un caro saluto. Vincent Dispenza vdispenza@aol.com
SENZA TITOLO 25/07/2012
AliaPost di DI MARCO VINCENZO
2047 | Commenti 1 | Invia un commento
Si chiama cultura dello stato sociale, che in genere appartiene alla sinistra. Benvenuta finalmente dopo anni di neo-liberismo selvaggio e senza rispetto per il più debole. Naturalmente, in Italia, dobbiamo però sottolineare che prima di Monti abbiamo avuto un ventennio dittatoriale del peggiore mai visto dalla prima repubblica in poi, considerato che ha annullato cervelli e coscienza critica, oltre che avere innalzato il livello di corruzione. Noi non eravamo nelle stesse condizioni della Francia e Monti ha evitato di farci fare la fine della Grecia. Mi aspettavo però che dopo procedesse per le stesse vie che tu hai perfettamente descritto e che Hollande e non il suo predecessore ha percorso, ma credo che qui di fatto ci sia ancora la scure di chi ha governato prima, dei potenti e delle lobby, che non mollano privilegi e poteri, oltre che un`opposizione litigiosa e incapace di ricompattarsi, nonostante abbia evitato che le cose per i poveri cristi andassero molto peggio. Qui siamo in Italia, dove neppure noi cittadini abbiamo una coscienza critica,una coscienza civica esplicata attraverso il senso del dovere e dei diritti; infatti in Francia tutti pagano le tasse,e sopratutto hanno la capacità di ribellarsi ad oltranza quando toccano i loro diritti. Io credo che in Francia, caro Vincenzo, ci sia un altro modo di vedere lo stato, di rispettarlo prima e di esigere dopo. Noi Italiani siamo corresponsabili dello sfacelo così come ora siamo vittime inermi e incapaci di reazione. Spero che tutto cambi ma non auspico un ritorno pericolosissimo al passato, ma penso che neppure tu lo auspichi. Comunque fai bene a chiederti perchè tutto questo non viene fatto in Italia.Concludo qui c`è stato un progetto che doveva passare attraverso lo smantellamento della scuola, della cultura e della scienza, si chiama dittatura. Ci vorranno anni prima che possiamo riprenderci, sopratutto una coscienza che ci faccia dire basta. Naturalmente è il mio pensiero e sull`argomento si può discutere senza fine. Saluti Francesca
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